Coronavirus, un vaccino per l’informazione
Il coronavirus, più che per il numero di persone colpite e di decessi, potrebbe entrare negli annali come l’epidemia che cambiò i social network.
Il coronavirus, più che per il numero di persone colpite e di decessi, potrebbe entrare negli annali come l’epidemia che cambiò i social network.
Per la prima volta in questa circostanza Facebook ha vestito i panni di editore globale ed ha annunciato la rimozione delle false notizie sul virus e sulle possibili cure. Pari manovra riguarda Instagram, che fa sempre capo al gruppo di Mark Zuckerberg. L’annuncio è stato dato il 30 gennaio in forma ufficiale e con termini inequivocabili in una news dal titolo “Keeping People Safe and Informed About the Coronavirus. Interventi simili finora avevano riguardato situazioni circoscritte, come la rimozione in Italia della citofonata di Salvini, o delle notizie fuorvianti sul vaccino antipolio in Pakistan, su richiesta governativa.