La crisi dei giornali locali, negli Stati Uniti, è una minaccia per la libertà e democrazia. Ad affermarlo uno studio dal titolo “Losing the News: The Decimation of Local News and the Search for Solutions” realizzato da PEN America, organizzazione nonprofit statunitense che pone al centro della sua attività la libertà di espressione e l’informazione.
“La storia è familiare: un’azienda locale collassa dopo aver perso la sua battaglia con un gruppo nazionale di una lontana città. Ciò che è perso non sono solo i mezzi di sussistenza locali che quell’azienda forniva, ma anche il know-how locale che muore con essa”, scrive nell’introduzione al rapporto Ayad Akhtar, direttore di PEN che continua “…quando quella società nazionale è un hedge fund o un conglomerato di media e l’attività locale è un giornale, le conseguenze possono essere pericolose. L’informazione locale si basa sulla conoscenza del territorio. Un sano ecosistema di notizie locali fornisce alle comunità le informazioni per poter vivere una vita sana e sicura e partecipare alla vita democratica delle loro comunità. Un robusto sistema di informazione locale favorisce l’affluenza alle urne, aumenta la responsabilità di funzionari e manager aziendali, rende le persone consapevoli di opportunità e pericoli nelle vicinanze e, soprattutto, opera contro l’ormai diffusa disgregazione della coesione sociale raccontando la vita di un luogo e i suoi abitanti, raccontando storie quotidiane che formano la base per un’esperienza comune condivisa.”
Dal 2004, negli USA, quasi 1.800 giornali hanno chiuso, lasciando le città americane – a volte intere contee – senza una significativa fonte di notizie locali. E il ritmo delle chiusure sta ancora accelerando mentre le grandi piattaforme tecnologiche assorbono gran parte delle entrate pubblicitarie che una volta sostenevano l’industria dei media.
Anche laddove l’informazione locale resiste, spesso ha perso la sua specificità legata ad una singola città o paese: uno studio del Pew Research Center fo Journalism and Media, rappresentativo a livello nazionale (USA), rivela anche che molti americani ricevono notizie locali che non riguardano principalmente la propria area, come osservato anche da molti studiosi ed osservatori, fenomeno anche questo conseguenziale ai tagli alle redazioni locali ed alle fusioni e consolidamento di gruppi editoriali. Circa la metà degli adulti statunitensi (47%) afferma che le notizie locali che ricevono riguardano principalmente un’area diversa da quella in cui vivono come una città vicina.
Anche questo studio quantitativamente rileva lo stretto legame tra informazione locale e senso di cittadinanza: una stragrande maggioranza degli adulti afferma che ritiene importante che i giornalisti comprendano la storia della loro comunità (85%) e si impegnino personalmente nella proprio territorio (81%).
Al tempo stesso molti americani sono completamente inconsapevoli della sofferenza dell’informazione locale. Sempre secondo lo studio di Pew, il 71% degli americani crede che i loro media locali stiano andando bene finanziariamente. Ma, secondo quel rapporto, solo il 14 percento afferma di aver pagato o donato denaro a una fonte di notizie locali nell’ultimo anno.
Tornando allo studio di PEN America, Il rapporto propone diverse soluzioni: cita le testate più recenti e focalizzate sul digitale come Chalkbeat, un’organizzazione online che si concentra sull’istruzione; Outlier, con sede a Detroit; e Block Club Chicago, come esempi di piccole ma vibranti fonti di notizie che hanno riempito alcuni spazi.
Ma il rapporto suggerisce anche che è necessaria una soluzione più completa, economica e strutturale, con l’incremento di finanziamenti privati ed espansione di quelli pubblici.